Due tipi di pazienti psicoterapeutici

1) quelli che, a forza di praticare le virtù che gli sono state inculcate – essere bravi, buoni, responsabili, altruisti e via dicendo –, perdono il gusto della vita, e, sotto pelle, finiscono con il pensare di essere tutt’altro da come appaiono (in genere finti, al limite mostri);

2) quelli che, per non sentirsi vasi di coccio in mezzo a vasi di ferro, all’insegna della vita è una lotta e guai ai deboli, tentano di darsi una maschera che non gli è congeniale – di durezza, insensibilità e cinismo –, dalla quale, a differenza dei modelli di riferimento, ricavano solo sensi di colpa.

Open parent cardset ("Abbecedario di scienze umane e sociali (di Luigi Anepeta)")