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Can we make ourselves happier? What good/evil can I do to X? order vs. disorder paura di esistere allevare la mia prole Tallinn, Estonia 19 What rights we do not have Humanistic Psychology Center for brain and cognition Letture piacevoli Umberto Galimberti: le mappe emotive Essere piacere nelle religioni (Bibbia e Il cantico dei cantici) nationalgeographic.com/games/puzzles-quizzes Yusef Lateef - Eboness schiacciabottoni Domande per Carlo
considera i loro problemi e le loro sofferenze La mia libertà Scuole Cuscuta: la strategia perdente di una pianta parassita Non mi piaci fisicamente Something Chi approvare Rifiutarmi Wim Wenders documentary (Netflix) Manzoni, Storia della colonna infame c’è qualcosa di male a cercare il proprio piacere? accade 20 - Thailand 65,926,261 Stormy Weather Vari in tedesco certezze card 243 tangenziale Autoinganni Un percorso personale: da Austin (all'indietro) a Wittgenstein Psychology Podcast Kaufman Cosa (non) mi aspetto dagli altri? Scrivere (o trasformare) un libro in formato ePub paura di non vincere Classe (Treccani) Eva Illouz | Anomie | festivalfilosofia 2021 il piacere di piacere ad altri mobile / immobile Due tipi di pazienti psicoterapeutici 1) quelli che, a forza di praticare le virtù che gli sono state inculcate – essere bravi, buoni, responsabili, altruisti e via dicendo –, perdono il gusto della vita, e, sotto pelle, finiscono con il pensare di essere tutt’altro da come appaiono (in genere finti, al limite mostri); 2) quelli che, per non sentirsi vasi di coccio in mezzo a vasi di ferro, all’insegna della vita è una lotta e guai ai deboli, tentano di darsi una maschera che non gli è congeniale – di durezza, insensibilità e cinismo –, dalla quale, a differenza dei modelli di riferimento, ricavano solo sensi di colpa. bisogno di solitudine Pitture romane antiche Ancient Roman Paintings 25 An Example of Working with the Implicit Ragazzino in barca a Hong Kong Ho paura di avere pensieri immorali? salute networkunconscius.wordpress.com A spasso col cane a Central Park La sua libertà Essere aiutato ISTJ (inspector, examiner) Quiet, serious, earn success by thoroughness and dependability. Practical, matter-of-fact, realistic, and responsible. Decide logically what should be done and work toward it steadily, regardless of distractions. Take pleasure in making everything orderly and organized – their work, their home, their life. Value traditions and loyalty. New meta-analysis checks the correlation between intelligence and faith opodo.de Thenounproject.com (icons) Mosaici di umanità 39 Un museo quali miei bisogni sono frustrati Non ti aspettare dagli altri ciò che essi non sono in grado di fare o di capire. Quanto ho bisogno di essere approvato e apprezzato? berlusconi Sull'insaturo (di Carlo Riggi) Cosa determina il comportamento umano? Automatismi e volontà. Irving Penn 53 social responsibility La Rejou Cape Town 4 norabateson.wordpress.com/2015/11/03/symmathesy-a-word-in-progress bertorotta allegria economia, finanza, politica bisogno di bellezza Wikipedia Ciò che è vivo e ciò che è morto di Nietzsche Il più famoso medico filosofico preconizzato da Nietzsche è indubbiamente Antonio Damasio, che ha scritto un’importante trilogia sul problema del rapporto tra esperienza somatica e esperienza mentale.
Con L'errore di Cartesio (Adelphi, Milano 1995), egli confuta il tentativo cartesiano di separare res extensa e res cogitans, vale a dire di affermare il primato della mente sul corpo. Alla luce degli studi contemporanei, la razionalità non appare affatto indipendente dai meccanismi di regolazione biologica dell’organismo, tra i quali le emozioni e i sentimenti svolgono un ruolo particolare perché sono in grado di condizionare fortemente, e talvolta, inconsapevolmente, gli stati d’animo, i pensieri e le decisioni.
In Emozione e coscienza (Adelphi, Milano 2000), affrontando il tema della coscienza dalla duplice prospettiva dell'analisi a livello neurofisiologico e delle relative corrispondenze sul piano psicologico, Damasio ribadisce l’importanza dei meccanismi automatici di regolazione dell’omeostasi biologica e rileva il ruolo centrale a tal fine delle emozioni, le quali modificano di continuo lo stato del corpo. La rappresentazione di questo stato a livello della corteccia si traduce in un sentimento cosciente, vale a dire nella definizione di un Sè capace di sentire, di ricordare e di narrare la sua esperienza.
Con Alla ricerca di Spinoza - un commosso omaggio al filosofo olandese che per primo ha superato l’errore di Cartesio, Damasio, intuendo lo stretto legame esistente tra la mente e il corpo, porta a compimento la sua ricerca elaborando una teoria elegante e coerente delle emozioni e dei sentimenti.
Il pensiero di Damasio muove dal presupposto che l’organismo umano, in quanto prodotto dell’evoluzione, ha ereditato molteplici meccanismi di regolazione omeostatici, che, nel loro complesso, possono essere rappresentati da una struttura ad albero ai quali se ne sono aggiunti di nuovi. Partendo dal basso e procedendo verso l’alto, egli ipotizza i seguenti livelli di regolazione: il processo del metabolismo; comportamenti normalmente associati all'idea del piacere (e della gratificazione) o del dolore (e della punizione); al livello immediatamente superiore: impulsi e motivazioni (fame, sete, sesso, curiosità e esplorazione, gioco; più in alto ancora: le emozioni vere e proprie; in cima i sentimenti che generano la coscienza.
Nell’ottica di Damasio, la coscienza, con tutti i suoi complessi fenomeni, è fortemente dipendente dagli stati del corpo che vengono continuamente rappresentati a livello di mappe cerebrali. Egli scrive
“Il sentimento, nel senso più stretto e rigoroso del termine, è l'idea che il corpo sia in un certo modo. In questa definizione si può sostituire «idea» con «pensiero» e « percezione». Se guardiamo al di là dell'oggetto che ha causato il sentimento - e i pensieri e la modalità di pensiero conseguenti - vediamo precisarsi il suo nucleo: i contenuti del sentimento consistono nella rappresentazione di un particolare stato del corpo.
“I sentimenti sono percezioni, e io propongo che la loro percezione trovi il necessario supporto nelle mappe cerebrali del corpo. Una certa variazione del piacere o del dolore è un contenuto costante di quella percezione che chiamiamo sentimento...
“Per come la vedo io, l'origine delle percezioni che costituiscono l'essenza del sentimento è chiara: c'è un oggetto generale - il corpo - costituito di molte parti continuamente registrate in molteplici strutture cerebrali. Chiari sono anche i contenuti di quelle percezioni: i diversi stati del corpo descritti dalle mappe cerebrali, scelti in un'ampia gamma di possibilità... Lo stato particolare di quelle componenti del corpo, così come è ritratto nelle mappe cerebrali, è un contenuto delle percezioni che costituiscono i sentimenti. I substrati immediati dei sentimenti sono dunque le mappe di miriadi di aspetti di stati corporei diversi, nelle regioni del cervello deputate all'elaborazione sensoriale, designate a ricevere segnali afferenti da tutto il corpo.” (p. 109-110)
“In breve, il contenuto essenziale dei sentimenti è la mappa di un particolare stato corporeo; il substrato dei sentimenti è l'insieme delle configurazioni neurali corrispondenti allo stato del corpo e dalle quali può emergere un'immagine mentale di quello stato. Essenzialmente, un sentimento è un'idea - un'idea del corpo e, in particolare, un'idea di un certo aspetto del corpo, del suo interno, indeterminate circostanze. Il sentimento di un'emozione è l'idea del corpo nel momento in cui esso è perturbato dall'emozione.” (p. 111)
“I sentimenti sono percezioni e in quanto tali, per certi versi, paragonabili ad altre percezioni. Le percezioni visive reali, per esempio, corrispondono a oggetti del mondo esterno, le cui caratteristiche fisiche colpiscono la nostra retina e modificano temporaneamente le configurazioni delle mappe sensoriali nel sistema visivo. Anche nel caso dei sentimenti, all'origine del processo c'è un oggetto le cui caratteristiche fisiche innescano una catena di segnali che attraversano le mappe cerebrali nelle quali l'oggetto stesso è rappresentato. Proprio come nella percezione visiva, parte del fenomeno è dovuta all'oggetto, e parte all'interpretazione che ne dà il cervello. Tuttavia quel che è diverso - e non si tratta di una differenza banale - è che nel caso dei sentimenti gli oggetti e gli eventi all'origine del processo si trovano all'interno del corpo, e non all'esterno. Può darsi che i sentimenti siano processi mentali come qualsiasi altra percezione, ma i loro oggetti, rappresentati nelle mappe, sono comunque parti e stati dell'organismo in cui essi insorgono.” (p. 113)
La concordanza tra le ipotesi di Damasio e quelle di Nietzsche, per il quale gli stati d’animo sono espressivi dello stato corporeo, è assolutamente rilevante.
C’è concordanza, però, anche su di un aspetto criticabile: il solipsismo per cui corpo e mente rappresentano una sorta di monade. Damasio prende in considerazione le emozioni sociali, ma esclusivamente come fattori di regolazione dei rapporti interpersonali e della vita di relazione sociale. Comprensione critica Method for Practicing Scales and Arpeggios on Flute temperamento Henri Cartier Bresson 3 hanewin.net/encrypt/PGcrypt perché mi sento solo? Calculus (Wikipedia) limits, functions, derivatives, integrals, infinite series World Wide Web (Wikipedia) Musica introversione Carlo Sini | Libertà condizionata | festivalfilosofia 2021 Powtoon.com Vincitore Interactionism (philosophy of mind) 8 x 6 48 Domande sull'interazione con una persona X (PDB) Mosaici di umanità 138 Di cosa gli altri mi accusano? maschi |