Dio contro gli handicappati

«Il Signore disse a Mosè di comunicare ad Aronne le seguenti prescrizioni:
“Nelle future generazioni, nessuno dei tuoi discendenti, colpito da un difetto fisico, sarà autorizzato ad avvicinarsi all’altare, per offrirmi un sacrificio. Nessun infermo è ammesso a questo servizio: né cieco, né zoppo, né un uomo sfigurato o deforme, né un uomo colpito da una frattura a una gamba o a un braccio, né un gobbo, né un nano, né chi abbia una macchia nell’occhio o la scabbia o piaghe purulente o sia difettoso nei genitali. Nessuno dei tuoi discendenti, colpito da un difetto fisico, deve dunque venire a offrirmi un sacrificio. A causa della sua infermità, gli sono proibiti i compiti abituali del sacerdote. (…)
– Levitico 21,16-21
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